Una mela al giorno toglie il medico di torno?

Una mela al giorno leva il medico di torno…..

Dalla “mela del peccato” (nel paradiso terrestre ha causato diversi guai a Adamo ed Eva) oggi la mela si riscatta rivelandosi una preziosa difesa per la nostra salute. Il vecchio detto “una mela al giorno toglie il medico di torno” è stato confermato da una ricerca scientifica pubblicata su una rivista internazionale negli anni Duemila, ma con variante: che al posto della parola medico c’é la parola ‘oncologo’.: ‘Does an apple a day keep the oncologyst away?’ E’ questo infatti il titolo della ricerca internazionale pubblicata su ‘Annals of Oncology’ da ricercatori dell’Istituto Tumori di Genova, del CRO di Aviano, del Pascale di Napoli, del Regina Elena di Roma, dell’Istituto Mario Negri e dell’Agenzia per la Ricerca sul cancro di Lione.

Nello studio sono stati analizzati 8209 pazienti, affetti da tumori in varie localizzazioni, confrontati con un gruppo di 6729 soggetti ricoverati in ospedale per patologie acute non neoplastiche. I soggetti che non consumavano mele sono stati confrontati con quelli che ne consumavano una e più al giorno. Il rischio di tumore nei consumatori di mele è diminuito del 21% per il cancro del cavo orale, del 25% per il cancro esofageo, del 20% per il cancro del colon retto, del 18% per il cancro della mammella, del 15% per quello ovarico e del 9% per quello della prostata.

Secondo le stime dei ricercatori, dal 20 al 40% dei tumori del tratto digerente in Italia è associabile al basso consumo di frutta e verdura. Per la maggior parte dei tumori l’aggiunta di una porzione di frutta o verdura giornaliera comporta una diminuzione del rischio relativo dell’ordine del 10-20%. Il segreto delle mele è nella quantità di polifenoli in loro contenuti, studi hanno confermato che la mela, tra i frutti coltivati, contiene la più grande quantità di polifenoli, da 212 a 66 mg/100g a seconda delle varietà.

La varietà di mela più efficace nella prevenzione tumorale sarebbe quella Renetta seguita dalla Stark Delicious e dalla Granny Smith. Tutto questo è dovuto ad una sostanza antiossidante presente nella mela, denominata procianidina, che riesce a contrastare in modo efficace l’invecchiamento delle cellule e quindi lo svilupparsi dei tumori.

La mela può essere considerata come un farmaco che ci viene fornito dalla natura, un rimedio per molti problemi di salute. Ecco altri benefici che la mela apporta alla nostra salute oltre quelli elencati: la mela contiene Vitamina C per cui migliora notevolmente il nostro sistema immunitario; consumata cruda è un ottimo astringente; contiene fruttosio che viene assorbito dall’organismo umano senza bisogno dell’insulina, di conseguenza viene ben tollerata da chi ha problemi di diabete. La mela contiene la pectina, per cui riesce a mantenere sotto controllo la glicemia. Ha effetti sul colesterolo abbassando quello pericoloso (LDL) ed aumenta la produzione del colesterolo buono (HDL) in un tempo relativamente breve. Ottimi pure i suoi benefici sulle vie respiratorie che sono superiori a quelli degli agrumi. La mela previene inoltre le malattie cardiache, tra cui l’infarto; il motivo è da ricercarsi nella ricchezza di flavonoidi che hanno ottime proprietà antiossidanti. La mela, ancora, contiene delle sostanze denominate fitonutrienti che hanno la proprietà di prevenire l’insorgere di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer ed il morbo di Parkinson.

La mela è un’ottima compagna della nostra giornata e del nostro “vuoto” di stomaco. Ha poche calorie (una mela di dimensioni medie ha fra le 70 e le 100 calorie) per cui, quando ci viene voglia di un dolce o di una cioccolata è sufficiente mangiare una mela per togliercela, infatti la mela contiene lo zucchero, ma vi dà soltanto un quarto delle calorie.

La mela è il frutto più apprezzato da noi Italiani con un consumo di oltre 15 kg a testa all’anno (circa 90 mele) che però risulta di molto inferiore (meno di due a settimana!) a quello consigliato come ricetta popolare per vivere sani. Un consiglio finale: la mela (biologica), dopo averla lavata bene va mangiata con tutta la buccia, assumendo così anche tutte le sostanze curative presenti in questa.

Felice Cosentino, Milano – cosent@tin.it

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